giovedì 5 novembre 2015

Le spese pazze del cardinale Pell: 500mila euro in 6 mesi per abiti, viaggi e arredi

giovedì, 5 novembre 2015

Pell Cardinale Vaticano Papa Francesco
(Franco Origlia/Getty Images)
Il cardinale australiano George Pell, ex arcivescovo di Sydney e attuale prefetto della Segreteria per l’Economia della Santa Sede, era balzato agli onori della cronaca dopo essere stato accusato inun’inchiesta australiana di aver aiutato alcuni preti sospettati di pedofilia, spostandoli da una parrocchia all’altra, coprendoli per proteggere l’arcidiocesi e il suo patrimonio. Ora torna sulle prime pagine dei giornali in questi giorni, in seguito alle tante rivelazioni uscite dopo lo scandalo Vatileaks 2, come ormai molti media lo stanno definendo.
Tra i documenti segreti usciti con l’inganno dalle stanze del Vaticano hanno infatti destato parecchio scalpore quelli che riportano le spese sostenute da Pell. Come si può leggere nel libro “Avarizia”, realizzato in gran parte proprio utilizzando quelle fonti segrete, “da luglio 2014 a gennaio 2015 gli esborsi hanno infatti toccato i 501 mila euro”. Una cifra veramente impressionante che lascia interdetti se si va a vedere il dettaglio delle varie voci. Tra le altre si possono leggere un sottolavello da 4600 euro, alcuni metri di tappezzeria da 7292 euro, 47mila euro di mobili e arredi vari. Per non parlare dei 2508 euro spesi presso la sartoria Gammarelli, storico negozio che dal 1798 veste la curia romana.
Poi c’è tutto il capitolo viaggi fatti sempre ed esclusivamente in business class. Roma-Londra a 1103 euro, Roma-Dresda 1150 euro e un altro viaggio verso l’Inghilterra a 1200 euro. E questi sono solo alcuni esempi dei tantissimi spostamenti di lusso effettuati dal cardinale Pell e dal vice Casey.
Insomma una situazione fuori controllo che fa letteralmente a pugni con tutte le indicazioni date da Papa Francesco sin dall’inizio del suo pontificato. Si parlava qualche tempo fa della spending review imposta da Bergoglio a tutti i livelli ecclesiastici. Forse la comunicazione non è arrivata chiaramente a Pell che ha continuato a fare i propri comodi come se niente fosse.
F.B.

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