lunedì 4 febbraio 2013

"Roma tornerà una minaccia per l'Europa". Nei governi e nella finanza scatta l'allarme

Il report di Jp Morgan: un incubo il successo di Berlusconi. In caso di vittoria del Pdl i mercati metterebbero sotto forte pressione l'Italia
di ETTORE LIVINI

Notate lo B spavaldo con gli occhi della falsità e dell'ipocrisia e di paura

 Monti: ''Berlusconi tenta di comprare il voto degli italiani''

MILANO - "I guai di Piazza Affari e il balzo dello spread? Colpa dello scandalo Mps e delle promesse del Cavaliere". I giornali, a maggior ragione quelli stranieri, non votano. Ma dopo il disastro di Siena e l'uno-due su Imu e Balotelli, il fattore-Berlusconi -  come dimostra l'affondo di ieri del Wall Street Journal  -  è tornato improvvisamente a mandare in fibrillazione i mercati e opinione pubblica e cancellerie internazionali. Le Cassandre della grande finanza, fino a pochi giorni fa, si erano cullate nella bambagia di un esito elettorale dato quasi per scontato. Strologavano sull'entità del successo del Pd e i loro analisti si limitavano a esercitarsi sulle differenze (per titoli, valute e bond) tra una vittoria secca di Bersani o la necessità di una coalizione con Monti. Il vento però è cambiato, i listini  -  come dimostra la Caporetto di ieri  -  l'hanno già fiutato e anche i guru della City e di New York hanno iniziato a rivedere i loro calcoli. A rompere il tabù  -  prima dell'edizione online del Wsj  -  è stata la Jp Morgan, uno dei nomi più blasonati di Wall Street. "La nostra opinione resta la stessa di un mese fa: a vincere le elezioni sarà il centro-sinistra, al limite alleandosi con Monti", ha messo le mani avanti in un report stampato ieri mattina. Detto questo, però, ha avanzato per la prima volta la domanda (per ora senza risposta) che tiene con il fiato sospeso i mercati: "Cosa succederebbe se vincesse
Berlusconi?". La risposta della banca Usa è chiara. Punto primo: "Qualsiasi scenario che veda uscire dalle urne un successo del Cavaliere non è positivo per l'Europa". Punto secondo: i possibili sviluppi  -  per la politica e la finanza  -  sono due: "Lo scenario peggiore, quello che i policymakers europei stanno lavorando per evitare, è una vittoria del centrodestra gestita male", scrive Jp Morgan. In quel caso  -  vaticina  -  i mercati "metterebbero sotto forte pressione l'Italia" obbligandola a bussare prima al fondo salva-stati e poi alla Bce, per attivare lo scudo salva-spread.
(L'articolo integrale su Repubblica in edicola e su Repubblica+)

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