In cammino da Marsala a Venaria
l'impresa di un torinese per unire l'Italia
Franco Zanotto partirà il 1° aprile e percorrerà oltre 2 mila chilometri in 52 giorni. In ogni paese che toccherà lascerà un filo tricolore: "Voglio aiutare la nostra nazione a essere più unità e più solidale"
di STEFANO PAROLA
lunedì 31 ottobre 2011
Santoro alla riscossa. Giovedì prossimo torna Santoro, contro la casta su Web e tv locali
Il giornalista: con noi sciopero dei telespettatori. Frecciate a Rai e al Pd. I primi ospiti Della Valle e De Magistris
Roma, 31 ott. (TMNews) - Michele Santoro ha
lottato per anni per riavere il suo microfono. Il ricordo della lunga
astinenza dopo l'editto bulgaro e prima della sentenza che gli consentì
di rientrare in Rai è così vivo in lui che anche per una conferenza
stampa non gli basta un'ora di parole. Un'ora densa però di annunci e
avvertimenti alla dirigenza Rai e alla classe politica, quella dedicata
al lancio di "Servizio pubblico", il suo nuovo programma, che da giovedì
andrà in onda su un network 'multipiattaforma' che comprende un canale
Sky, numerose emittenti regionali, Internet, Facebook. Prima puntata
intitolata "Scassare la casta", tra gli ospiti l'industriale Diego Della
Valle e il sindaco diNapoliLuigi
De Magistris. Santoro rivendica il risultato della raccolta fondi,
prossima al milione di euro con oltre 93mila adesioni: "Volevamo giocare
in uno stadio pieno, saremo al Maracanà", commenta. Si candida a guida
della "rivolta del pubblico televisivo", allo "sciopero del telecomando"
contro "la tv che c'è e ci fa schifo". Ricorda di non aver rinunciato
alle sue ambizioni di rientro in Rai: "Non ritiro la candidatura a
direttore generale", avverte, poi prende di mira il presidente della Rai
Paolo Garimberti, che "dovrebbe smettere di dire fesserie". Se qualcuno
si aspetta un Santoro barricadero antiberlusconiano probabilmente non
sarà deluso: "I profitti di Mediaset devono ancora essere al centro del
sistema?", chiede. Ma nella conferenza stampa il conduttore offre anche
un assaggio della sua propensione tutt'altro che conciliante con i
vertici del Pd: "Se pensano di fare le primarie dopo aver deciso
coalizione e programma, che le fanno a fare? Noi ci saremo quando le
faranno, non gliele faremo fare da soli". Frecciata anche per Matteo
Renzi: "Io Obama con i frigoriferi in scena non l'ho mai visto, se è
quella la novità", dice alludendo alla kermesse del sindaco fiorentino. E
per il futuro, se Silvio Berlusconi perde palazzo Chigi "per la Rai
sarà un'opportunità", ma il rinnovamento, avverte, "non si fa con chi ha
prodotto i reality. O la sinistra quando tornerà al potere giustizierà
il pensiero diverso? Renzi dice di avere cento idee nuove, gli diremo le
nostre sulla tv...". In ogni caso, l'avversario che Santoro identifica
in questo momento è "il sistema politico nel suo insieme, se vuole una
tv che risponda al suo ordine pubblico: non possiamo fare una tv che
piace a Renzi, a Bersani, a Di Pietro", ma "la tv che sale sulle gru.
All'opposizione cui viene negato diritto di parola si affianca ora la tv
cui è stato negato il diritto di parola". Il creatore di "Samarcanda" e
di "Annozero" si dice sicuro che le rappresaglie dei partiti ci
saranno: "Ci manderanno le loro Authority, che sono sempre loro, ci
saranno pressioni fortissime sulle tv locali, ma stavolta non le
subiremo. Siamo adulti e molte delle tv che stanno con noi si
comporteranno da adulte". Ma soprattutto, prevede, "se avremo successo
succederanno delle cose in questi mesi nella tv ma anche nella politica
italiana". E qui il pensiero corre alla scelta di De Magistris per la
prima puntata: sindaco diNapolima
anche, probabilmente, fra pochi mesi leader di un movimento nuovo
impegnato a contendersi nelle urne i consensi di chi con la 'casta'
della politica vuole voltare pagina. Bar-Cla
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