E’ partito da Marsala, venerdì scorso, e domani arriverà a Mussomeli.
Il suo cammino è stato pensato dalla città da cui partì l’Unità d’Italia fino a Venaria, per unire il Paese percorrendo oltre 2 mila chilometri in 52 giorni. Franco Zanotto in ogni paese che toccherà lascerà un filo tricolore: < Voglio aiutare la nostra nazione – dice - a essere più unità e più solidale >.
L’impresa è di quelle che fanno discutere, ma il suo ideatore ci crede molto e dice: < Voglio cambiare il senso di marcia della nostra società, rendere questo Paese un po’ più sano e prospero di valori e di identità nazionale >.
Zanotto è un imprenditore torinese che ha iniziato il suo viaggio a piedi lungo 2.258 chilometri partendo proprio dalla città - dove è stato molto in compagnia dell’arciprete della Chiesa Madre, Don Giuseppe Ponte – per arrivare a Venaria, la sua città.
Ha calcolato che il suo cammino durerà 53 giorni: ogni mattina partirà all’alba e arriverà al tramonto con tappe tra i 30 e i 50 chilometri.
Zanotto ha chiamato la sua iniziativa “Un filo per l’Italia” (che è anche il nome del blog in cui racconterà la sua avventura, unfiloperlitalia.blogspot.com) perché ogni volta che arriverà in un Comune e davanti a una chiesa lascerà un pezzettino di filo tricolore, che unirà simbolicamente il Sud e il Nord del Paese.
In particolare quando giungerà a Messina, e dovrà attraversare lo stretto, si troverà di fronte ad un sistema di palloni aerostatici, che ha fatto predisporre, che collegherà con un filo le due sponde.
< Porterò con me la Costituzione e il Vangelo – dice Zanotto - simboli cardine e imprescindibili della nostra identità nazionale e cercherò di sensibilizzare la popolazione a unirsi all’insegna di valori sani come la fraternità, l’uguaglianza e la solidarietà >.
Durante il suo cammino si farà ospitare dalle parrocchie e raggiungerà alcuni luoghi in date suggestive: nella settimana santa attraverserà Calabria e Campania, sarà a Roma il 1° maggio, giorno della beatificazione di Giovanni Paolo II, mentre l’8 maggio arriverà a Firenze, seconda capitale d’Italia.
Due giorni dopo incrocerà il Giro d’Italia in direzione Viareggio e l’arrivo a Torino è previsto per il 21 maggio, anche in quel caso con un percorso non casuale: < Percorrerò corso Unità d’Italia e poi corso Massimo D’Azeglio – dice - intitolato all’uomo che ebbe la capacità di intravedere i limiti della riunificazione >.
L’arrivo a Venaria è invece previsto per il 22 maggio.
Stefano Parola
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