In cammino verso Mussomeli, stò camminando verso Mussomeli, le immagini sono scattate in direzione sud, sudo ovest, il paese è verso oriente.
Il mio vero cammino spirituale ha inizio quì, 53 anni fà, nel mio paesello di origine. In questo luogo Sacro Dio Manifesta il suo potere sulla terra, sulla Capitale del Vallone.
Mussomeli la capitale dello Spirito Santo.
Terra che ha generato Diavoli e Santi con compensazione Divina.
Lo splendore di questa terra si manifesta agli occhi del mondo, e si riflette alla luce di Dio.
Benvenuti nella straordinaria Città Santa di Mussomeli, che ha generato ferventi servitori di Dio nella vocazione Angelica Divina.
Collegio di clausura delle Suore di Carità, in questo luogo c'era una ruota, la Sacra Ruota; in cui i neonati venivano abbandonati e deposti e consegnati nelle mani di queste Suore. Le stesse poi cercavano famiglie pie e devote per concederne l'adozione. Trovatelli erano chiamati coloro che veniva deposti, e nella maggior parte dei casi li facevano figurare nati a Sutera, lontanop dal paese per evitare scandali. Mia Padre, come mio nonno ebbero la stessa sorte, trovatelli, (figli di nessuno sulla terra, ma figli veri di Dio dall'alto dei Cieli entrambi) e di fatto i nostri cognomi non figurano in paese, senza origini apparenti. Dardanello mio Nonno Vincenzo, Zanotto mio Padre Giuseppe e soprattutto Scolaro Nazzare il fratello di mio nonno, oggi avviato verso la Beatificazione come Sua Santità "Giovanni Paolo II". Ed io sarò a Roma come testimone il 1° Maggio.
La via adiacente alla Chiesa di Sant'Antonio Abate, Via Opera Santa, direzione sud est.
Via della Madonna dei Miracoli
Il Santuario della Madomma dei Miracoli
Da questa Chiesa di Sant'Antonio Abate, da dove ha inizio la Via Generale Cascino, Via che mi ha visto nascere, è stato prelevato un quadro di Sant'Eligio esposto alla Mostra dei 150 anni alla Reggia di Venaria Reale.Il Dipinto è stato donato in custodia alla Regione Sicilia dalla Chiesa e dal Comune di Mussomeli
Generale di divisione, artefice fra gli altri della conquista di Gorizia nel 1916, Cascino fu gravemente ferito a una gamba da una grossa scheggia di granata austriaca dopo aver guidato i suoi uomini della Brigata "Avellino" alla conquista del Monte Santo, di rilevante importanza strategica nel conflitto in atto, ed avervi piantato il tricolore in vetta
Medaglia d'oro al valor militare «Nobile figura di condottiero e di soldato, diede costante e mirabile esempio di ardimento e di valore alle truppe della sua divisione, recandosi a condividere con esse, sulle prime linee, tutte le vicende della lotta. Gravemente ferito da proiettile nemico, volle ancora mantenere il comando, finché ebbe assolto il suo compito della giornata, stoicamente sopportando il dolore della ferita, che poi lo condusse a morte.» — Monte Santo, 15 settembre 1917 |
Questo è il luogo in cui sono nato, in Via Generale Antonino Cascino, c'era la casa della zia Rita, sorella di mia nonna Giuseppina, una delle 9 sorelle, considerata dai paesani una guaritrice. A lei si rivolgevano le persone con problemi di salute e assolveva al compito di levatrice, termine oggi di ostetricia.
La casa dei Nonni paterni
La torre del campanile della Madonna dei Miracoli
Ragazzi di Nicosia al lavoro
Il Camposanto ove giacciono le spoglie della nonna paterna Giuseppina Territo
Il Castello Manfredonico di Mussomeli
Il Redentore che si incontra alle porte della città di Mussomeli arrivando da Est, da Villalba,
Lungo la Via Generale Cascino si incontra sulla sinistra una nicchia sacra che rappresernta laSacra Famiglia.
Nicchia votiva della Sacra Famiglia, si incontra lungo la via Generale Cascino a sinistra lasciando alle spalle la chiesa di Sant'Antonio Abate
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